IL PROGETTO

Creazione di una gabbia di Faraday “naturale” sfruttando i ferri d’armo delle strutture prefabbricate in modo da evitare la realizzazione del parafulmine sopra la copertura dello stabilimento.

L'IDEA E L'ESPERIENZA

L’idea è nata dall’analisi fatta negli anni di quanto sia più vantaggioso, dal punto di vista dei valori di resistenza, utilizzare i ferri d’armo delle fondazioni e dei plinti di fondazione rispetto all’utilizzo di dispersori di profondità classici (puntazze in acciaio zincato, picchetti in acciaio ramato, picchetti in rame, ecc).

Questa analisi ci ha portato a chiederci se c’era la possibilità di utilizzare “per intero” le gabbie metalliche che costituiscono la struttura dell’immobile.

ANALISI INIZIALE

Per prima cosa ci siamo interfacciati con il prefabbricatore per capire come venivano realizzate le travi di copertura (nel caso specifico erano tegoli a “y” o ad ala), siamo andati ad analizzare lo stampo e la lavorazione.

Si è poi analizzato come i tegoli appoggiassero sull’architrave di sostegno in modo da trovare la soluzione migliore per creare la “continuità” tra i ferri del tegolo e quelli della trave.

Poi abbiamo analizzato l’appoggio della Trave sulle colonne di sostegno per identificare anche qui la migliore soluzione attuabile.

Alla base della colonna il collegamento ai ferri d’armo del plinto garantisce la perfetta continuità; tuttavia, si è deciso di realizzare anche alla base un punto di connessione visibile per garantire la massima sicurezza dell’impianto.

A seguito di una analisi di mercato per identificare dei prodotti che facessero al caso nostro abbiamo optato per dei morsetti (utilizzati e autorizzati ENEL) che, grazie alla loro conformazione sono risultati facili da installare e garantiscono un’ottima connessione.

LE FASI DI LAVORAZIONE

Tegoli a “Y”

  • Morsetto “Enel” ai 4 angoli di testa nelle immediate vicinanze del punto di appoggio all’architrave.
  • Baffo in tondo d’acciaio Zincato a caldo sulla parte alta per il collegamento dei serramenti e delle strutture metalliche di copertura del tetto (Figura 2)

Architrave appoggio Tegoli

  • Installazione di un profilato in acciaio per tutta la lunghezza della faccia superiore con saldatura di un dado per connessione nei pressi dell’appoggio dei tegoli
  • Morsetto “Enel” ai 4 angoli di testa nelle immediate vicinanze del punto di appoggio alla colonna (Figura 3).

Colonne di sostegno

  • Doppio Morsetto “Enel” su due facce opposte sulla parte alta nelle immediate vicinanze del punto di appoggio delle travi (Figura 4).
  • Morsetto “Enel” sulla parte bassa per collegamento delle reti elettrosaldate della pavimentazione (Figura 5).
  • Corda nuda collegata alle maglie dell’armatura interna della base colonna e del plinto di sostegno che collega dall’interno il morsetto “Enel” (Figura 6).

Collegamenti

  • Tutte le predisposizioni sopra descritte sono state poi collegate con spezzoni di corda nuda completa di capocorda e bullone per garantire la perfetta connessione (Figure 7 8 e 9).